Ed ho cercato la retta via, un equilibrio
tra queste due pendenze in contrasto adesso vibro.
E tra le pagine di un libro le quali rivivo
in 'sto pianeta di zombie non morti, Resident Evil.
E colpi schivo, lanciati dalle scelte di un bivio
adesso sorrido, perso nel mio sonno assopito, campionario assortito, obiettivo in queste nuvole svanito, e in questo loop intriso.
Non ho partito, nè sedute. Facce sconosciute nelle strade sperdute.
Ho imparato dal Siddharta di Hesse, larghe vedute.
Non tutti quei volti sono scuri, in certi casi sono puri.
Ma mai sicuri.
Es-Anima
Respira nell'abisso, esisti un altro tempo ed evoca il mai visto.
Quale elogio all'irreale, che poi alla fine è solo onirico orientare il tangibile al fittizio.
E per favore aiutami a sanguinare, dall'anima rigettare, di una vita assimilate.
Fantasie disonorate tra utopie dimenticate, Dio tagliami la gola per rispettare l'ideale.
E la paura ci consuma, la paura uccide.
Firmo con il sangue per la morte più sublime.
Ode alle tue vene cariche di notti, dormienti e senza colpa, sul guanciale dei singhiozzi.
Sono esiliato alla fatalità, ormai senza neanche più peso e nemmeno più un età.
Illusioni e grida la tua bocca incarnerà, e dai rantoli sommessa la parola perderà...
L'amore.